Prospettive sull'energia in forma di ritratto

Wednesday, February 07, 2007

L'incentivazione delle fonti rinnovabili nel mercato italiano

L’affidamento degli investitori è un interesse che deve essere tutelato se si intende promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili in un contesto liberalizzato. Pertanto è necessario orientare la regolamentazione su due cardini:
Chiarezza delle norme;
Certezza della loro applicazione.

Il sistema dei certificati verdi ha subito via via una serie di modificazioni volte ad intervenire su una pluralità di aspetti. In relazione ai mutamenti intervenuti e ad un possibile (e auspicabile) cambio di rotta è, in ogni caso, fondamentale tutelare gli interessi di coloro che hanno preso decisioni e avviato investimenti nel corso degli ultimi anni.

Nel quadro di un ripensamento più generale dello scenario regolamentare dell’incentivazione delle rinnovabili, pur consapevoli che ogni sistema regolatorio possa presentare pregi e difetti, esprimiamo il nostro favore verso l’adozione di un sistema d’incentivazione in tariffa (feed-in tariff) per le seguenti ragioni:

Sviluppo di una pluralità di fonti rinnovabili: attraverso l’introduzione di tariffe differenziate per fonte/tecnologia (in alternativa al prezzo unico dei Certificati Verdi che induce gli investitori a focalizzarsi sulla tecnologia economicamente più conveniente al momento della decisione);
Minimizzazione delle distorsioni e sviluppo della competizione;
Semplicità e sicurezza dei ricavi, che garantiscono una maggiore facilità di finanziabilità dei progetti;
Armonizzazione della normativa a livello europeo: si tratta del metodo di gran lunga più diffuso all’interno dell’Unione.

Le nuove tariffe, determinate con riferimento al costo pieno medio delle diverse tecnologie, potranno essere applicate ai nuovi impianti entrati in esercizio dopo un determinato periodo (es. 6 mesi) dalla diffusione delle stesse.